RENDE (COSENZA) – Il Capodanno porta buoni consigli nella politica rendese. Notiamo con
piacere la presenza di temi, dibattito ed elementi fino a poco tempo fa
accantonati. Siamo d’accordo con chi parla di trasporti, polo sanitario e
ripresa del centro storico. Segno che, anche nel Pd, le teste pensanti si
smarcano dal solito ritornello dell’età dell’oro, dal presunto paradiso
riformista dove tutte le vacche erano, però, nere come la notte. Anzi,
erano come quelle di Fanfani. Le parole di un ex sindaco, forse desideroso
di chiudere con un capitolo chiuso, sono quelle già pronunciate dal
Laboratorio civico da tempo, prima della nostra vittoria. Sono tre temi
fondamentali da affrontare con il contributo più ampio possibile.
Soprattutto da quella parte del Partito democratico con la volontà di
costruire e non destabilizzare. Anche perché, analizzando gli ultimi
accadimenti, assistiamo alla sfiducia di una politica antica, paleolitica,
perdente. La parte più autorevole dei Democratici ha chiesto il
commissariamento del circolo cittadino. Lo ha fatto senza cedere alle
tentazioni personalistiche che vogliono solo creare polemiche. Lo ha
chiesto alla luce di una più ampia sfida che coinvolge gli attori politici
di grandi vedute nel tessuto dell’area urbana. Di fronte a questioni
decisive per Rende non si può procedere da soli, bisogna praticare attività
inclusive, progetti comuni, percorsi condivisi.
La richiesta di commissariamento del circolo cittadino del Pd da parte di
politici così importanti è il segnale del pieno disfacimento di chi fa
ancora parte di quel passato, abita il libro delle vecchie cose ed è stato
derubricato a corredo domestico nell’alveo del centrosinistra.
Le cronache del 28 dicembre hanno raccontato, lo strano caso di chi ha
applaudito per il ritorno del Cinema Santa Chiara per poi cambiare pelle
davanti ai cronisti. Ecco perché le percentuali numeriche e culturali di
certa opposizione sono lillipuziane, esprimibili in millesimi, nel solco
del frazionismo tipico di uno specifico format locale. La nuova vita del
Cinema Santa Chiara ha dimostrato a tutti la direzione culturale di quanto
stiamo mettendo in campo. Il resto sono parole senza senso pronunciate per
non scomparire dalla scena politica.
Nel 2016 tutte le forze veramente riformiste dovranno avere un ruolo in una
città che finalmente sta ripartendo.
Gruppo consiliare Laboratorio civico Rende