RENDE (COSENZA) «Sostenibilità, risanamento, sviluppo, trasparenza, democrazia diretta e futuro. Sono queste le parole d’ordine dei nostri primi 500 giorni di governo alla guida del Comune di Rende, che adesso diventa Città grazie al decreto firmato dal Presidente della Repubblica. Rende sta cambiando e si prepara a vincere nuove sfide».
E’ quanto ha affermato il sindaco di Rende, Marcello Manna, che questa mattina ha illustrato, nella sala Tokio del Museo del Presente, il lavoro svolto finora dalla sua Giunta. Una conferenza stampa dove hanno risposto alle domande dei giornalisti anche gli assessori Pia Santelli (Lavori pubblici, Manutenzione, Area urbana), Antonio Crusco (Bilancio, Personale, Tributi e Patrimonio), Ida Bozzo (Politiche sociali, Pubblica istruzione, Immigrazione), Francesco D’Ippolito (Politiche comunitarie, Trasporti, Sicurezza, Polizia Municipale, Ambiente) e Vincenzo Pezzi (Rapporti con l’università, Politiche giovanili, Aree industriali)
«Siamo partiti – ha detto il primo cittadino – da una situazione contabile disastrosa. Eppure ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato duramente affinché si trovasse una soluzione. Grazie al lavoro svolto dall’assessore al Bilancio, Antonio Crusco, chiederemo entro l’estate alla Corte dei conti l’uscita dalla Procedura di Predissesto con sette anni di anticipo»,
«Abbiamo intrapreso un cammino virtuoso – ha continuato Manna – dal punto di vista contabile; e sulla scia dei risultati già ottenuti siamo stati in grado di mettere in campo uno strumento di democrazia diretta come il Bilancio partecipativo. I cittadini potranno scegliere come e dove destinare circa 900mila euro del Bilancio comunale. E’ il segno di quanto ci stia a cuore la partecipazione dei rendesi alla vita amministrativa del territorio e quanto sia necessario operare in maniera trasparente. Proprio per questo stiamo effettuando una serie di controlli. Grazie all’operato dell’Ufficio tributi abbiamo scoperto e portato a galla 319 immobili mai dichiarati. Gli evasori non verranno tollerati. E’ stata creata una maxistruttura ad hoc per combattere un fenomeno troppo spesso tollerato in passato. La casa comunale inizia finalmente a diventare trasparente».
«La svolta – ha sottolineato il sindaco – è partita: siamo stati in grado di ottenere un finanziamento corposo per completare il Parco Acquatico che rischiava di essere una delle tante incompiute del territorio di Rende. Abbiamo riportato in vita Palazzo Vercillo-Martino e il Cinema Santa Chiara; è già attiva una no tax area per chi vuole aprire un’attività commerciale nel centro storico; abbiamo implementato le attività dei musei e crediamo molto nella dematerializzazione del nostro borgo antico dal punto di vista turistico e comunicativo. Le mostre organizzate sono 18, novanta i convegni e circa 22mila le presenze complessive.
Il vecchio cimitero è in fase di ampliamento mentre stiamo progettando quello nuovo che sorgerà al confine con il territorio di San Fili. Nel prossimo mese presenteremo il progetto della nuova illuminazione pubblica.
Il Sasus (Servizio associato sviluppo urbano sostenibile), una struttura che mette insieme 16 comuni delle Serre cosentine, ha mosso i primi importanti passi. Montalto Uffugo e San Fili hanno già chiesto di potere entrare.
Per la prima volta Rende ha il suo asilo nido comunale e guarda al verde pubblico con molta attenzione grazie alla collaborazione con l’ordine nazionale degli agronomi. Stiamo lavorando a una nuova grande stazione ferroviaria che possa essere fulcro della rete gommata che collega l’area urbana con la Sibaritide e il Tirreno. Segno che i progetti che riguardano la nuova mobilità regionale fanno tappa a Rende. Allo stesso tempo non dimentichiamo l’emergenza ambientale dell’area ex Legnochimica, che resta in cima alla nostra attenzione. Sappiamo che il cammino è difficile, ma soltanto insieme a Regione Calabria e ministero dell’Ambiente possiamo avviare una bonifica del sito».