Rondini, Rondoni e balestrucci in arrivo. Per proteggere i nidi chiesta dalla LIPU ai comuni calabresi, delibera salvarondini

image_1219581664RENDE ( CS ) – In questi giorni i cieli calabresi e italiani si stanno popolando di caratteristiche e simpatiche presenze alate: rondini rondoni e balestrucci con i loro frenetici e instancabili voli disegnano disordinate traiettorie nei cieli e i loro striduli versi ci ricordano che la primavera è ormai arrivata.  Hanno trascorso l’inverno in Africa ed ora ritornano nel continente europeo per mettere su famiglia. E per fare questo compiono un lungo viaggio di 8-10.000  km (solo andata) attraversando deserti, foreste, mari, condizioni meteo a volte al limite della sopravvivenza. Una selezione naturale fortissima, solo gli individui più resistenti arriveranno a destinazione! E ritornano sempre nello stesso posto, sotto lo stesso cornicione, sotto lo stesso tetto dove sono nati.

Indicate erroneamente tutte con il nome di “rondini”, in realtà sono specie diverse: Rondine e Balestruccio appartengono alla famiglia degli Hirundinidae, mentre il Rondone ad una  famiglia completamente diversa, quella degli  Apodidae ma la convergenza evolutiva ha fatto si che si somigliassero molto e sviluppassero uno stile di vita simile, ossia quello di specializzarsi nella caccia agli insetti alati durante il volo. Il Balestruccio nidifica nelle nostre città sotto i cornicioni di case e palazzi dove costruisce un nido globulare di fango. E’ un piccolo uccello della lunghezza di 14 cm con le parti superiori nero blu lucido e groppone bianco e parti inferiori bianche. Il nome scientifico(Delichon urbicum) evidenzia la sua predilezione per le aree urbane. La Rondine (Hirundo rustica) invece, leggermente più grande del Balestruccio, solo raramente è presente nelle città, costruisce il nido all’interno di stalle o in edifici rurali aperti. I colori son simili a quelli del Balestruccio ma non ha la macchia bianca sopra la coda la quale è molto più incisa e lunga. Anche lei costruisce un nido di fango impastato con fibre vegetali ma preferisce ambienti agricoli. E poi abbiamo i rondoni caratterizzati da ali lunghe e strette a falce, adatti alla vita aerea. Nidificano nelle nostre città tra le fessure dei palazzi, crepe nei muri, sottotetti. Nelle nostre città sono presenti sostanzialmente due specie, il Rondone comune (Apus apus) tutto nero e il Rondone maggiore (Apus melba) molto più grande, di colore grigio scuro superiormente, bianco nelle parti inferiori con una banda pettorale scura.

È stato valutato che una città di medie dimensioni (100-150.000 abitanti) può ospitare circa 10.000 tra balestrucci, rondini e rondoni che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare.

In Italia, si stima una popolazione di Hirundinidi (rondini e balestrucci) e Apodidi (rondoni) tra i 3 e i 6 milioni di individui adulti nidificanti, ai quali, entro la fine della stagione, si aggiungono dai 7 ai 13 milioni di giovani. Si calcola che ogni anno vengono predate dalle 12 alle 31 mila tonnellate di mosche e zanzare in modo assolutamente ecologico, senza inquinare!

Come evidenziano diversi studi scientifici una singola coppia, durante la stagione riproduttiva, può catturare una quantità di insetti fino a circa 6.000 al giorno, per complessivi 150.000 insetti catturati fino al termine di ogni covata.

Nonostante la loro utilità troppo spesso, capita che i nidi di queste specie vengano distrutti a causa della sporcizia dovuta alle deiezioni degli uccelli, o semplicemente per gli striduli che emettono soprattutto i rondoni all’alba, o ancora, dal rifacimento delle facciate di case e palazzi durante il periodo di nidificazione.

Per proteggere queste specie è importante informare, sensibilizzare l’opinione pubblica, perché tutti sappiano della loro utilità.

Ecco perché la Sezione LIPU di Rende chiede ai vari comuni calabresi di adottare un’apposita delibera “Salvarondini”. “Se verrà approvata – spiega la LIPU – saranno protetti sui territori cittadini rondini, balestrucci, rondoni e i loro rispettivi nidi;  la LIPU provvederà ad inserire il comune che aderirà in un elenco nazionale di città “salvarondini”. Sono almeno 90 attualmente  i comuni italiani che hanno adottato questa delibera di cui 28 in Calabria che attualmente detiene il record dei comuni con più  delibere salvarondini”.

E’ bene ricordare comunque che i nidi di Rondine, Balestruccio, Rondone e di tutte le altre specie sono protetti ai sensi della legge n. 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Alcune di queste specie sono in diminuzione (dati del Progetto MITO2000). In particolare Birdlife International ha inserito Rondine (SPEC 3) e Balestruccio (SPEC 3) tra le specie considerate minacciate a livello continentale, e dunque prioritarie per la conservazione (Species of European Conservation Concern, SPEC).

La LIPU di Rende ricorda infine che la delibera salvarondini può essere scaricata dal proprio sito www.lipurende.it e comunque i responsabili LIPU sono disponibili a incontrare sindaci e  amministratori qualora volessero adottare la delibera o bisogno di ulteriori elementi informativi.

Sezione LIPU  Rende (CS)

Delegazione provinciale

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