RENDE (COSENZA) – In Piazza degli Eroi, Puntuali, Sono le 17.30 di un 2 aprile da ricordare. Il Padre Nostro recitato in coro alla fine della messa davanti al monumento dedicato ai Caduti di Guerra, la banda musicale di Rende, il sindaco di Rende Marcello Manna con la fascia tricolore e le autorità civili.
Tanta è la commozione e l’entusiasmo per una giornata importante. Al centro storico di Rende è festa. Gli occhi lucidi di chi ha creduto fino in fondo alla riapertura dell’associazione Caduti e Reduci di Guerra racconta tante cose.
Racconta soprattutto la voglia della gente del bel borgo antico di Rende di ritrovare quel sapore e quel gusto dello stare insieme. In nome e nel ricordo della storia e dell’appartenenza. Perché sono più di novanta gli associati e tutti hanno la voglia di ricominciare.
Le idee, i progetti sono nella cartella del presidente Verre che promette: “Questa è l’associazione che non ha nessun colore politico. Siamo aperti a tutti e abbiamo tanta voglia con l’organizzazione di giornate a tema, convegni, visioni di documentari. Anche perchè il borgo antico ha ritrovato anche un cinema ed è proprio in quel cinema il sindaco nel suo discorso d’auguri invita l’associazione ad organizzare delle “proiezioni al Santa Chiara che aiutano i nostri giovani a capire quanto hanno dato quei nomi per la nostra nazione. Vi faccio i miei complimenti anche perché voi rappresentate la testimonianza e la guida per i giovani della città”.
Da Piazza degli Eroi si scende in Corso Mazzini. Eccola l’associazione. L’inno d’Italia, il taglio del nastro del sindaco, la benedizione di don Sturino. Sono dei segnali importanti per il borgo antico che è pronto alla sua nuova scommessa: quella della rinascita.