Emilio Natalizio, la storia del Maestro artigiano. Con lui si apre la prima bottega liutaia nel centro storico di Rende

rende_maestro_artigiano_emilio_natalizioRENDE (COSENZA) – Una passione lunga 50 anni, quella del liutaio di Rende, Emilio Natalizio che, finalmente, viene riconosciuta con la qualifica e l’attestazione di “Maestro Artigiano” dal Dipartimento allo Sviluppo Economico e Promozione delle attività produttive della Regione Calabria (rilasciato ai sensi della L.R. 2002, n. 15, art. 5).

Un riconoscimento avvenuto ufficialmente durante l’ultimo consiglio comunale della giunta, capitanata dal sindaco Marcello Manna, il quale ha sempre apprezzato il lavoro di un artista unico, perché unica e riconoscibile è “l’arte liutaia, fatta di storia e di tradizione, di passione e di pazienza”, come spiega Natalizio in un’intervista. Fin dalla tenera età, Emilio Natalizio si avvicina alla musica, suonando il violino.

Ma la sua curiosità si spinge oltre. Lui voleva sapere anche come si compone un violino, in che modo quel violino riusciva a suonare.

Questo il “la” che fatto diventare l’uomo, un musicista, ma soprattutto un maestro e un Ambasciatore della Calabria all’Expo’: è stato infatti protagonista all’Expo di Milano 2015, grazie ai violini, alle chitarre restaurate e a diversi altri strumenti. Emilio Natalizio si forma presso la bottega di liuteria Giobatta Marassi di Cremona e Bruno Stefanini di Bologna. Per quasi un decennio frequenta la bottega di Vincenzo De Bonis a Bisignano in Calabria.

Diverse, le mostre realizzate in Calabria dove ha esposto strumenti barocchi e rinascimentali e moderni del ‘700 e dell’‘800 restaurati, e strumenti realizzati secondo le tecniche liutaie più antiche.

Gli strumenti realizzati dal maestro, rappresentano un unicum nel panorama della liuteria italiana e non solo, poiché fonde e propone uno strumento che è il risultato delle esperienze e delle tecniche acquisite durante la sua formazione. Gli strumenti ricercati e raffinati nascono da materiali di prima scelta come legni pregiati di abete rosso, ebano, ciliegio, ecc., provenienti da diverse zone d’Italia.

“Uno dei migliori legni è quello degli alberi che abbiamo in Sila -sottolinea Natalizio- e tanti committenti mi chiedono di creare per loro violini, violoncelli fatti solo con questo tipo di materia prima. Il legno è vivo. Ha un’anima. Proprio quell’anima presente nei violini e nelle viole; ciò rappresenta un segno di distinzione nella realizzazione di molti miei strumenti, rispetto alle diverse scuole di liuteria nazionali, definita tecnica della sistemazione dell’anima”.

rende_maestro_artigiano_natalizio_lavoriLui è l’ultimo dei liutai calabresi e grazie a questo prestigioso e, tanto atteso, riconoscimento può realizzare il suo grande sogno: una scuola che possa premiare la meritocrazia e valorizzare i giovani talenti che hanno il desiderio di imparare un mestiere umile e fantastico allo stesso tempo. Incentrato sulla trasmissione delle tecniche più antiche, costruito attraverso una continua ricerca, una combinazione di regole e di pratiche liutaie.

Questa è la base del successo ottenuto dal nostro piccolo, grande artigiano. Conclude così il suo ringraziamento:“Il mio percorso di vita è stato un lungo, fatto di tanti sacrifici e tormenti, ma la fede che ho dentro di me è forte, resa ancora più magica dall’incontro di due Papi. Ora voglio regalare il mio sapere e la mia passione ai giovani. Circondarmi di giovani mi entusiasma. So e ne sono pienamente convinto che il “Made in Calabria”, mi riferisco all’artigianato di qualità, diventerà un baluardo della nostra cultura nel mondo. Per questo ringrazio, la mia terra per l’onorificenza ricevuta e ringrazio il sindaco della Città di Rende, Marcello Manna che per la realizzazione e l’istituzione di una bottega liutaia nel centro storico rendese, mi darà lo spazio e ciò che mi occorre affinché ciò avvenga. La rinascita del borgo antico resta sempre fra i primi obiettivi che ci siamo prefissati. Abbiamo infatti in progetto la formazione di nuovi artigiani: liutai, restauratori, ebanisti, intagliatori e, nello specifico un programma di 4 corsi, per 10 ragazzi. Accompagnato da un’equipe di esperti, faremo loro lezioni pratiche e teoriche, video conferenze con Milano e Cremona e tanto altro. A tal proposito abbiamo già individuato dei giovani interessati, studenti della scuola “G. Falcone” di Rende. E’ solo un inizio. Spero in futuro di accogliere quanti più ragazzi possibili e fare di loro dei grandi liutai, fra tradizione e innovazione”.

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