Bilancio Partecipato, Miceli (M5S): una bufala che passerà alla storia, operazione poco trasparente

movimento-5-stelleRENDE (COSENZA) – Per il bilancio partecipativo, che nel resto d’Italia è a costo zero mentre a Rende ai cittadini è costato ben 35mila euro, Manna convoca solo alcune associazioni attive sul territorio, escludendone altre, così come ci hanno riferito direttamente i rappresentati delle stesse.

Il bilancio partecipativo promosso da questo esecutivo passerà alla storia come la più grande mistificazione politica della realtà. Dopo una prima fase di sondaggio telefonico, meglio nota come “bilancio telefonato”, una seconda fase questionario on line dove mancava la benché minima certezza della veridicità dei dati raccolti, ora iniziano i colloqui col tessuto associativo della città. Ma quali associazioni hanno avuto l’onore di essere invitate all’incontro così tanto sbandierato dalla maggioranza? Con quali criteri sono stati contattati questi soggetti del terzo settore e perché molti altri sono rimasti all’oscuro di tutto?

Abbiamo iniziato a nutrire seri dubbi su questa iniziativa a partire dalla prima presentazione della stessa ai consiglieri e agli assessori del Comune di Rende. Già in quell’occasione, a dire la verità poco partecipata, abbiamo portato avanti perplessità sul metodo di lavoro adottato da Demoskopika, società chiamata tramite affidamento diretto, su impulso dell’esecutivo di centro destra. Dopo tutto una società che si occupa di ricerca economica e sociale che c’entra con una iniziativa di carattere partecipativo del Comune?

Un bilancio partecipativo è un percorso di carattere sociale, politico e culturale, teso ad avvicinare i cittadini alle attività del Comune e a renderli partecipi delle scelte amministrative dell’ente pubblico. È un percorso di conoscenza che si struttura nel tempo, che semplifica la lettura di un bilancio comunale, che offre ai cittadini di possibilità di esprimersi nel merito delle scelte dell’amministrazione. Tutto il contrario, dunque, di ciò che sta portando avanti Manna a Rende

Abbiamo già avuto modo di chiarire al primo cittadino che un bilancio partecipativo che parte senza la necessaria costituzione dei comitati di quartiere puzza di bufala. Oggi, quindi, non siamo meravigliati della strada poco partecipativa che ha preso questa iniziativa, semmai ci lascia perplessi la volontà dell’esecutivo di mostrare una realtà che nei fatti non esiste.

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Come Movimento 5 Stelle non possiamo che prendere le distanze da questo progetto portato avanti dall’esecutivo di centro destra in maniera così sfacciata nei confronti della cittadinanza tutta. E rinnoviamo l’invito all’esecutivo di iniziare a fare le cose per bene, di portarle avanti in maniera concreta e non come mero spot elettorale. Il bilancio partecipativo è una cosa seria. Affermazione che stona se riferita al governo della nostra città.

Domenico Miceli
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

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