RENDE (COSENZA) – L’acqua pubblica con Manna a Rende è diventata una chimera. L’ennesima e inaccettabile proroga al servizio idrico nella nostra città pone dubbi gravissimi sulla tutela degli interessi delle pubbliche casse e dei privati cittadini nei confronti delle società private. Ricordiamo che c’era una Convenzione Acqua, a seguito di un bando del 1991 con Italgas Sud. Poi nel 2001 è subentrata Acque Potabili Spa e adesso la terza società, Acque potabili servizi idrici integrati Srl.
La nuova proroga è contenuta nello schema di convenzione allegato alla delibera di Giunta n.143 del 01.09.2016, prodotta in una riunione che si è tenuta al Centro storico e che ha prodotto, oltre a qualche selfie, anche l’atto che riteniamo vergognoso.
In particolare, l’art. 7 comma 3 della succitata convenzione prevede che “con la sottoscrizione del presente Accordo, le parti dichiarano che non sussistono ragioni per azionare futuri contenziosi tra le stesse in merito ai rapporti sino ad oggi intercorsi tra le stesse a qualsiasi titolo e, pertanto, rinunciano espressamente ad azionare nuovi contenziosi. Analogamente le parti si impegnano ad abbandonare eventuali contenziosi attualmente pendenti”. Per completare l’opera lo stesso comma prevede che “Tutte le controversie che dovessero insorgere tra le parti in ordine al presente Accordo saranno devolute alla competenza esclusiva del Foro di Roma”. Passaggi che pongono diversi dubbi che l’amministrazione dovrà spiegare.
Al tal proposito abbiamo inoltrato un’interrogazione al sindaco Manna e alla sua Giunta nella quale chiediamo anche un riepilogo di tutti i contenziosi pendenti con le società su citate e per ognuno di questi si chiede di indicarne anche il valore; il numero di ruolo; l’autorità giudicante e le parti in causa.
Ma soprattutto vogliamo sapere se i requisiti di ammissione del bando di gara relativo al contratto di concessione stipulato in data 03.06.1991 risultino essere in possesso anche della Società “Acque potabili servizi idrici integrati S.r.l.” che è subentrata nella Convenzione Acqua.
Infine e non per ultimo chiediamo a che punto sono le procedure amministrative relative al nuovo bando di gara per il servizio di distribuzione dell’acqua potabile, posto che la Convenzione Acqua è scaduta il 30.06.2016.
Come Movimento 5 Stelle ribadiamo la nostra posizione: l’acqua è un bene comune e deve essere gestita dal pubblico. Porteremo avanti questa battaglia di civiltà in tutte le sedi opportune, consigliando al sindaco di guardare alle esperienza positive di Napoli o Saracena o Riace e di rivelare una volta su tutte il suo pensiero e la sua vera identità. Lui che doveva essere il sindaco della discontinuità amministrativa è diventato il più strenue difensore dell’ingombrante passato politico rendese.
Domenico Miceli
Capogruppo M5S Comune di Rende