RENDE (COSENZA) – Alcune delle mostre che si realizzeranno al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma, saranno portate a Rende, al Castello Normanno, sede del Museo di Arte contemporanea. Obiettivo: consolidare il progetto avviato in questi due anni per far diventare il borgo antico il centro della cultura cittadina.
L’impegno è stato assunto da Roberto Bilotti Ruggi D’aragona e dall’assessore alla Cultura Vittorio Toscano nel corso dell’inaugurazione, al Museo del Presente, della mostra permanente “Futuristi Calabresi”. Un annuncio accolto con grande entusiasmo dai numerosi presenti al grande evento culturale. In mostra oltre 60 opere di Futuristi Calabresi: Antonio Marasco, Enzo Benedetto, Michele Berardelli, Armiro Yaria, Leonida Repaci, Geppo Tedesco, Lina Passalacqua, Silvio Lo Celso. Gli allestimenti sono stati curati da Franco Paternostro.
Prima del taglio del nastro i saluti del sindaco Marcello Manna, dell’assessore Vittorio Toscano e gli interventi di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e del critico dell’arte Gianluca Covelli, che hanno curato la mostra che è anche, è stato sottolineato, un omaggio ad un calabrese che è stato il maggior esponente del futurismo italiano: Umberto Boccioni del quale ricorre il centenario della morte.
A sottolineare l’importanza dell’evento, inoltre, gli interventi di Enrichetta Salerno, della Soprintendenza archeologia delle arti e paesaggio e Vittorio Cappelli, Docente di storia contemporanea dell’Unical. Emozionante l’intervento di Lina Passalacqua, artista futurista vivente, che ha ricordato il contributo dato dalla Calabria allo sviluppo di questo movimento culturale. Una corrente che ha coinvolto i tanti appassionati di pittura, letteratura, cinema, teatro. Il futurismo, è stato sottolineato, non rovescia solamente le regole estetiche, si propone come progetto politico, modello di cambiamento sociale. “Ringrazio la famiglia Bilotti- ha detto il sindaco Manna – per la donazione di queste splendide opere. I Futuristi calabresi sono stati molto importanti per l’intero movimento e nella mostra emerge la grande creatività, l’energia e la qualità di quadri che emozionano. Spero di portare ancora tante scuole in questo museo. Sono sempre più convinto-ha aggiunto il sindaco- che bisogna contaminare gli interessi dei giovani per far ripartire un dibattito culturale di spessore nel nostro territorio”. “Le opere donate dalla famiglia Bilotti – ha sottolineato l’assessore Toscano – rappresentano un patrimonio unico nel suo genere.
Abbiamo lavorato per riuscire a dare una visibilità culturale sana alla città facendo in modo che tutte le opere di proprietà del Comune diventassero patrimonio dell’intera collettività”. La mostra di presentazione della collezione permanente – donazione Roberto Bilotti – durerà fino al 15 gennaio 2017 e il Museo sarà aperto dal martedì al sabato negli orari 10-13 e 15- 20.