RENDE (COSENZA) – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento dei nostri stimati amici della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) su di un fenomeno che puntuale si ripresenta ogni anno e che suscita malcontento e proteste da parte dei cittadini più accorti.
“Nonostante negli ultimi anni diversi sono stati gli appelli di cittadini e associazioni contro la capitozzatura degli alberi questa pratica purtroppo ancora continua nelle aree urbane di Rende e Cosenza. Più volte questa sezione LIPU è intervenuta sulla questione ma nonostante le rassicurazioni del momento degli amministratori di turno, questa pratica maldestra viene tranquillamente e ciclicamente ripetuta: piante capitozzate simili a figure umane mutilate, sfregiate, stravolte nella loro forma e nelle loro natura.
Chiediamo ancora una volta: in nome di quale tecnica agronomica o su quali basi scientifiche viene effettuata questa assurda tecnica di potatura?
Tutte le evidenze presenti in letteratura nonché gli stessi esperti del settore (agronomi e forestali) condannano questo intervento considerandolo estremamente dannoso per le piante e fortemente antiestetico. Questo tipo di potatura non serve a migliorare lo stato vegetazionale dell’albero o a rafforzarlo anzi è esattamente il contrario: attraverso i grandi tagli effettuati si facilita l’entrata di funghi e batteri patogeni, si predispone la crescita di rami instabili (pericolosi per l’incolumità delle persone) e si mette a rischio la sopravvivenza della pianta.
In tutto il mondo le aree urbane sono in crescita, con il conseguente aumento delle problematiche legate all’inquinamento dell’aria, all’incremento del rumore e dei rifiuti.
In questo quadro gli alberi e le aree verdi delle città rivestono un ruolo fondamentale per il nostro benessere sociale ed economico. Le piante sono in grado di produrre ossigeno, ridurre l’inquinamento (filtrando le polveri sottili), assorbire l’anidride carbonica, schermare il rumore e migliorare il microclima. Un quartiere ricco di verde aumenta il valore degli immobili e migliora il nostro benessere psicofisico.
Dovrebbe essere evidente dunque che la capitozzatura degli alberi esclude gran parte di queste importanti funzioni, motivo per il quale le piante vengono messe a dimora in una città, pratica che sfregia e mortifica la pianta stessa e la rende pericolosa per l’incolumità dei cittadini.
Spesso questi scempi avvengono impunemente, anche in periodo di nidificazione per molte specie di uccelli, aggravando così il danno alla biodiversità.
Per quanto esposto, chiediamo quindi ai nostri amministratori che l’assurda pratica della capitozzatura venga immediatamente sospesa nelle due città, in quanto non giustificata e ingiusta e ricordiamo loro, che una corretta potatura dovrebbe rispettare la forma naturale dell’albero, prevede un intervento limitato solo a rami di piccole dimensioni, secchi, lesionati o ammalati e non comportare, se non in casi eccezionali, la rimozione dei rami più grandi.
In questi giorni la sezione LIPU di Rende farà pervenire ai due comuni di Rende e Cosenza una bozza di regolamento, che già alcuni comuni italiani hanno approvato in merito alla regolamentazione delle potature e alla corretta gestione del verde pubblico.
Le due più grosse città dell’area urbana potrebbero essere da esempio e fare da apripista per altri comuni calabresi.
La sezione provinciale LIPU di Rende fa sapere che è disponibile a realizzare, in concerto con le amministrazioni, un piano di gestione del verde urbano specifico per il proprio territorio.
Sul sito dell’associazione www.lipurende.it è anche disponibile “Un dossier Alberi”, contenente informazioni e consigli utili per migliorare la qualità della vita urbana ed individuare vie di sviluppo che siano sostenibili per l’ambiente, l’economia e la società”.
LIPU Rende
Delegazione provinciale
Coordinamento regionale