Una piccola magia alla Scuola Primaria di Santo Stefano, con l’albero di Natale “green lifestyle”

RENDE (COSENZA) – Forse qualcuno la ricorderà la poesia nata dal genio di Gianni Rodari, scrittore per bambini (ma che dà lezioni a noi adulti), sul mago del Natale:

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie….

Ed una piccola magia hanno fatto i bambini della Scuola Primaria di Santo Stefano, dell’Istituto Comprensivo Falcone di Rende- Quattromiglia diretto dalla professoressa Franca Lucia Perri, con l’albero di Natale che accoglie da qualche mattina i piccoli scolari.

E’ apparso infatti un colorato abete non di montagna, ma in versione green lifestyle! Un albero realizzato con materiale di riciclo come pneumatici inutilizzati!

L’idea viene lanciata dalla vulcanica maestra Liliana Bruno e raccolta con entusiasmo dalle altre colleghe del plesso. Tutti insieme: maestre, collaboratrici scolastiche, mamme, bambini ognuno con la bacchetta magica della filastrocca, fa la propria parte. Come procurarsi i pneumatici? Ci pensa il generoso signor Angelo che nel giro di brevissimo tempo raccoglie ruote di diverse misure ed inutilizzate nella sua officina, le mamme “sprintose” con le loro automobili le scaricano poi nell’atrio della scuola. I pneumatici, giunti a scuola vengono lavati ben bene dalle collaboratrici e poi spruzzati con la vernice verde. Intanto i bambini, a casa, dai loro scatoloni del Natale, tirano fuori le palline e i decori da “regalare” al “nuovo amico”.

E come non battere le manine gioiosamente, non appena l’albero ha preso forma? Eccolo lì, bello stabile, imponente agli occhi dei bambini più piccoli, ma al legro e colorato. Un’idea semplice ed efficace per veicolare ancora una volta di più il messaggio, che siamo certi le insegnanti hanno voluto trasmettere ai vivaci scolari: “puntare su nuovi stili di vita per salvare il mondo e chi lo abita”, come chiede Papa Francesco nell’Enciclica dedicata all’ambiente, Laudato Sii.

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Perché non si può sottovalutare l’importanza di percorsi di educazione ambientale capaci di incidere su gesti e abitudini quotidiane, dalla riduzione del consumo di acqua, alla raccolta differenziata dei rifiuti, fino a spegnere le luci inutili… Piccoli gesti, “belle notizie”, che vanno raccontate per abbassare le luci su quello che non va e costruire il futuro iniziando da chi ogni giorno negli occhi si porta l’infinito, i bambini.

Luisa Loredana Vercillo

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