Oggi l’inaugurazione del Biodigestore della Calabra Maceri. Attilio Pellegrino: “La Calabria, anzichè terra di malaffare, di ecomafie, di rifiuti sepolti, diventa esempio da seguire”

RENDE (COSENZA) – “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, possiamo sintetizzare con questa frase di una celebre canzone di Fabrizio De Andrè il senso del grande evento che oggi si sta vivendo nell’azienda rendese Calabra Maceri, con l’inaugurazione del Biodigestore per la produzione di biometano nell’economia circolare del territorio.

In mattinata i bambini delle scuole primarie del Comune di Rende hanno assistito allo spettacolo teatrale “Differenziamoci”, scritto da Ciro Lenti e interpretato dagli attori dell’associazione teatrale “Confluenze”. Una performance ironica, simpatica e allo stesso tempo significativa che, tra le risate divertite dei bambini, ha lanciato un grande messaggio sulla raccolta differenziata dei rifiuti.

“I bambini rappresentano il futuro quindi dobbiamo formarli al rispetto per l’ambiente. Se i piccoli non fanno proprio questo concetto noi non possiamo andare da nessuna parte. Se ancora vediamo persone che buttano buste di spazzatura per strada, o che accendono fuochi per bruciare rifiuti, o che butta i rifuiti in mare, allora non si può andare avanti. Possiamo avere gli impianti più belli del mondo ma se a monte non c’è un’educazione ambientale che ci consente di far funzionare gli impianti e di avere di conseguenza un ambiente pulito, non abbiamo motivo di esistere. Ecco perché la formazione ai bambini: tutto dipende da loro”. E’ quanto ci ha detto Attilio Pellegrino, Amministratore Unico dell’azienda, a margine dello spettacolo.

Il giornalista di Ricicla TV, Luigi Palumbo, ha quindi introdotto e moderato i lavori del tavolo tecnico, nella sala conferenze, al quale hanno partecipato eccellenze del settore. Nell’evidenziare come Calabra Maceri sia diventata una raffineria, nel senso che i rifiuti organici rappresentano un giacimento di energia ha dato la parola ad un emozionatissimo Attilio Pellegrino
“Grazie di essere qui a tutti voi. Ci siamo imbarcati in questa avventura esaltante, la Calabria per una volta anzichè terra di malaffare, di ecomafie, di rifiuti seppelliti, diventa esempio da seguire: questo è fantastico. Di questo siamo orgogliosi. Il nostro gruppo ha permesso tutto ciò: oltre che dagli ingegneri è costituito da persone che stanno sulla pala meccanica, si mettono nella selezione dei rifiuti, sono impiegati nella pulizia delle griglie: è la squadra che ottiene il risultato. Una squadra vincente. Tutto questo mi emoziona”.
“Il Biodigestore – ha proseguito l’Amministratore Unico dell’azienda – è già connesso nella rete, il nostro biometano viene utilizzato nel settore dei trasporti, contiamo di trasformare la nostra flotta da carburanti fossili a carburanti alternativi come il biometano. Sapete tutti che Calabra Maceri non è solo questo, siamo anche impianto di compostaggio, compost che viene venduto agli agricoltori, con molte difficoltà devo dire. Sento ancora qualcuno dire ‘il compost puzza’, ma scusate perché il letame profuma? Oggi non dobbiamo avere paura dei rifiuti perché se trattati correttamente diventano una risorsa, però dobbiamo essere tutti coscienti di questo. Chi non fa non sbaglia. Noi abbiamo fatto e commesso pure qualche errore. Per esempio si sentono odori che danno fastidio, vi garantiamo che faremo in modo di produrre meno odori possibili. Dispiace ultimamente questa polemica sugli odori, qui non si usano sostanze chimiche, noi siamo una grande stalla, perché per le stalle non si lamenta nessuno e per un impianto di trasformazione invece c’è tanto caos? Cercheremo di evitare al massimo i cattivi odori, vi chiediamo scusa di questo, ma non si tratta di sostanze chimiche, questi odori non danneggiano la salute”.

Un tavolo tecnico altamente competente, dunque, nel quale si sono susseguiti i seguenti interventi: Ing. Giuseppe Zanardi, Project Manager CALABRA MACERI e servizi S.p.A.: “Il secondo Biodigestore in Italia”; Prof . Massimo Migliori, Professore Associato Ingegneria UNICAL: “Unical e Calabra Maceri: ricerca e sviluppo industriale nella produzione di biometano”; Dott. Luciano Zoia, Amministratore BIOGAS ENGINEERING: “Pre trattamento della FORSU e digestione anaerobica ad alta densità”; Dott. Luca Barbato, Responsabile commerciale Italia PRODEVAL: “Upgrading del Biogas col processo a membrane Prodeval”; Dott. Sauro Bompani, Amministratore SY STEM GAS S.r .l.: “Fornitura Cabina REMI per immissione in rete Biometano alla rete di trasporto SNAM”; Ing. Gianluca Zonta, Direttore Commerciale SNAM: “Connecting Calabra Maceri: il biometano e la rete SNAM”; Dott. Luca Parmeggiani, Amministratore GREENFUEL: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”; Arch. Paolo Previati, Resp. progetto Fare Biometano MENDELSOHN: “Cumula bilità dei CIC con gli incentivi alla realizzazione di un impianto di biometano”; Ing. Francesco D’amico, Project Engineering consulente Biogas Engineering: “Tecnologia e innovazione nella manutenzione industriale – Sistema a Perdita Zero”; Ing. Danilo De Palma, Direttore tecnico Icosystems Bari: “Automazione oleodinamica per un sistema di pompaggio innovativo a controllo elettronico”; Ing. Alessandro Canovai, Presidente CIC: “Biometano da FORSU: quali prospettive?”.

Questa Bioraffineria per la produzione di Biometano, immesso direttamente nella rete SNAM, e originato dalla biodigestione anaerobica della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, è stata avviata a fine agosto. Si tratta del secondo impianto in Italia e del primo nel Centro Sud. Un progetto nato nel 2010 e che ha vissuto diverse fasi, tecniche e burocratiche, fino ad arrivare ad oggi: interamente progettato in Italia, grazie a 600mila euro spesi in ricerca in sviluppo, e costruito quasi totalmente in Calabria.

Candida Maione

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *