Il Cosenza Calcio dei sogni a palazzo dei Bruzi nel segno della storia: Occhiuto riceve gli attuali protagonisti della riconquistata serie B

COSENZA – Dopo l’abbraccio collettivo avvenuto domenica sera, con la squadra vincente di ritorno da Pescara festosamente in ‘tour’ per tutti i quartieri della città sul bus scoperto e poi con l’apoteosi conclusiva del grande ritrovo nello stadio “San Vito-Gigi Marulla”, questa mattina la società con in testa il presidente Eugenio Guarascio, con mister Braglia, lo staff tecnico (nel quale spiccavano Roberto Occhiuzzi, il direttore sportivo Stefano Trinchera, il team manager Kevin Marulla, Luigi Pincente e Antonio Fischetti), lo staff organizzativo (la responsabile di gestione Roberta Anania e il segretario Andrea De Poli) e naturalmente una delegazione di dieci calciatori della rosa che ha riconquistato la serie B, sono stati ricevuti dal sindaco Mario Occhiuto e da alcuni esponenti della sua Giunta a palazzo dei Bruzi, casa dei cosentini. Accanto al primo cittadino, il suo vice Jole Santelli e l’assessore allo Sport Carmine Vizza.

Un momento istituzionale doveroso, reso solenne dalla presenza nel salone di rappresentanza dell’avvocato Peppino Carratelli, già sindaco di Cosenza e presidente del Cosenza calcio 1914 nella storica promozione in serie B nella stagione 1987-’88.

Il sindaco Occhiuto ha tenuto a legare le emozioni delle due memorabili cavalcate vincenti nella serie cadetta (quella dell’88, appunto, e quella di oggi), lungo il filo del trentennale che segna due appuntamenti indimenticabili anche sul piano della partecipazione popolare.

Pertanto ha invitato alla cerimonia di questa mattina l’avvocato Carratelli, visibilmente emozionato, a cui ha fatto dono di una targa come riconoscimento verso la storia che è la storia della città e dev’essere mantenuta viva. Per l’avvocato pure una maglia personalizzata numero 30 da parte del Cosenza Calcio, a sottolineare l’unione temporale delle date 1988 e 2018. Quindi l’omaggio agli attuali protagonisti.

“Siamo grati a tutti voi, è un onore avervi qui – ha esordito il sindaco Occhiuto rivolgendosi ai calciatori seduti in prima fila – Il raggiungimento della serie B è una grande occasione per la città di Cosenza, qualcosa che supera l’aspetto meramente sportivo. Voi siete dei giovani che hanno lavorato per ragazzi come voi perché con la serie B la città avrà anche vantaggi in termini di ricadute economiche, con una notevole crescita dell’occupazione. Oltre il traguardo della promozione – ha detto Occhiuto – c’è un progetto di coesione sociale. Abbiamo voluto questo incontro per testimoniarvi tutta la nostra gratitudine: da mister Braglia che non perderò mai l’occasione di ringraziare, al direttore sportivo Trinchera. E grazie di cuore al capitano Corsi e a tutta la squadra che ormai è una grande famiglia. Grazie, poi, al presidente Guarascio che è stato una sorta di capofamiglia che ha tenuto tutto insieme in questi anni difficili e travagliati”. È stata così la volta di patron Guarascio (pure per lui una targa donata dal Sindaco che dalla società ha invece ricevuto una bellissima casacca Con una “B” maiuscola sulla schiena) che a margine dell’incontro ha approfittato della circostanza per annunciare ufficialmente la riconferma di Piero Braglia alla guida della squadra: “Sappiamo bene di avere fatto qualcosa di straordinario – ha detto Guarascio – Lo sapevo da sette anni, da quando sono presidente del Cosenza Calcio perché il mio obiettivo era quello di riportare la squadra in serie B.  Vi posso assicurare che non è stato semplice affrontare questa sfida a livello nazionale dove su 60 squadre, tre salgono in modo diretto e una sola attraverso la lotteria dei playoff. Abbiamo fatto un’impresa grandissima perché disputare e vincere i playoff ha significato sfidare tutta la Serie C. Con questi ragazzi, capeggiati dal mister, abbiamo iniziato il campionato non troppo bene. Non c’è stata infatti la partenza che noi immaginavamo. Però durante il percorso abbiamo iniziato a credere che potevamo fare grandi cose e il gruppo ha dimostrato strada facendo quanto fosse fantastico. Il Cosenza Calcio a livello nazionale gode di stima come società per i suoi criteri e principi improntati alla trasparenza e al rispetto delle regole. Da questo punto di vista abbiamo puntato a qualcosa di straordinario. Abbiamo vinto 7 partite, pareggiata una e persa immeritatamente un’altra a Bolzano. La nostra promozione non è dovuta alla fortuna, ce la siamo meritata sul campo. Con questa serie B possiamo dare un riscatto a Cosenza, alla provincia e all’intera Calabria per lo sviluppo e il lavoro che sono fondamentali. Vedere poi tutta quella gente in casa e a Pescara, mi fa pensare che per il futuro dobbiamo pensare a mantenere questa nuova categoria onorandola al meglio. La B significa confrontarsi con grandi città e noi – ha chiosato Guarascio – vogliamo dare continuità a questo progetto”.

L’allenatore Piero Braglia nel ricevere dal Sindaco la targa dedicata a lui e ai “suoi fantastici calciatori” ha evidenziato come la dicitura fosse giusta perché “il merito è dei ragazzi, nonché del presidente, del direttore sportivo e della gente che ha avuto fiducia in noi. I miei ragazzi nell’arco della stagione, che è stata tribolata, hanno sopportato tante cose e questo vuol dire che sono forti altrimenti non avrebbero vinto tutte quelle partite nei playoff”.

Dulcis in fundo, il gagliardetto della città di Cosenza consegnato a capitan Angelo Corsi dal vice sindaco e assessore alla Cultura Jole Santelli: “Grazie, grazie di cuore ragazzi – le parole di Jole Santelli – Avete dimostrato a tanti giovani che con la determinazione e la tenacia nulla è impossibile, bisogna solo crederci”.

 

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