Pallavolo femminile Serie C, brutta sconfitta per 3 a 1 a Villa San Giovanni

deseta_cosenza_pallavolo_femminile_1La partita a Villa San Giovanni contro la Costa Viola si può riassumere in poche parole: primi due set segnati, indirizzati e decisi dagli arbitri con partita nervosa e non giocata per continue interruzioni arbitrali, e terzo e quarto set con gli arbitri che hanno deciso di fare gli arbitri “seri” con conseguente incontro avvincente, combattuto con il pieno divertimento del pubblico sia del posto che proveniente da Cosenza.

Verrebbe da dire che l’incontro senza arbitri è in pareggio 1 a 1, con gli arbitri invece 3 a 1 per la squadra di casa. Le vicende che hanno intimorito e innervosito le atlete cosentine derivano da una serie di chiamate indecifrabili e inspiegabili dei fischietti dell’incontro.

Ad esempio nel primo set ben sei invasioni chiamate alle rossoblu a muro, oltre a diverse doppie. Ancora stasera vedendo e rivedendo il video della partita non riusciamo a capacitarci delle chiamate. Il secondo set segue la falsa riga del primo con le nostre ragazze, che pur avevano iniziato l’incontro con piglio autorevole e deciso, si innervosiscono oltre misura per le continue fischiate e rendono molto al di sotto delle potenzialità che le contraddistinguono.

In particolare il muro che un elemento su cui si lavora in allenamento molto, a causa delle continue pseudo invasioni chiamate dagli arbitri, cessava di esistere. Sostanzialmente gli arbitri hanno mandato in tilt gli schemi della nostra formazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è capitata poi all’inizio del secondo set sull’8 a 7 per noi.

Su perfetta schiacciata lungo linea di Prezioso, la palla cade mezzo metro dentro il campo. Il secondo arbitro annulla il punto e dà una contesa per un presunto fischio prematuro che gli sarebbe scappato, di cui nessuno si è accorto, nemmeno le ragazze avversarie che già avevano lanciato la palla nell’altro campo per far battere. Ridicolo!!!! Nello sbigottimento generale e un giallo preso da mister Crispino per proteste, il set riprende con le nostre che non riuscivano più a riprendere il bando della matassa. In particolare Priscilla Prezioso irritata dalla decisione arbitrale non riusciva più a rientrare in partita tanto da costringere l’allenatore poco dopo a sostituirla con Emanuela Ruggiero.

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Da un 7/9 ci si ritrova dopo pochi minuti per 7/12 per la Costa Viola. Ma sono tutte le scelte arbitrali nel primo e secondo set hanno scombussolato la tenuta e le consegne della nostra compagine.

Non è la prima volta che a Reggio Calabria gli arbitraggi deludono. In questo contesto c’è da chiedersi come mai a Reggio e dintorni mai si sono visti sugli spalti gli ispettori arbitrali, mentre a Cosenza gli ispettori “albergano” sugli spalti del Palaferraro. Quest’anno sembra che ogni decisione venga presa per favorire le società dello stretto: dapprima i ripescaggi in serie C dalla serie inferiore di due formazioni del reggino ed un campionato incomprensibilmente a quindici squadre, poi la formula senza play off, senza limiti di over e straniere , che già si sapeva in anticipo che avrebbe favorito un’altra formazione del reggino (l’Ekuba Palmi) imbottita di sudamericane. Ora gli arbitraggi. C’è da chiedersi se tutti questi comportamenti non siano legati alle elezioni degli organismi regionali della Federazione della prossima primavera. Le voci si rincorrono da tempo, e verrebbe da dire che “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.

Una partita, anche di pallavolo, può essere “orientata” con dolo o senza dolo (ci si augura) dalle scelte arbitrali. Anche se non è la prima volta ci si augura sempre che sia l’ultima.

Per il resto dell’incontro da segnalare un impianto in cui si è giocato che si presenta in pessime condizioni estetiche, con un’illuminazione discutibile, con le linee del campo appena visibili. La squadra della Costa Viola ha stupito positivamente per la combattività, la tenacia e per una ricezione straordinaria. Pur con altezza media di gran lunga inferiore alle nostre sono riuscite con la velocità e la grinta a mettere in difficoltà la nostra squadra. L’ottima palleggiatrice ha costruito con abilità gli attacchi delle sue compagne.

Per le tensioni accumulate nei primi due set, la nostra squadra solo a tratti è riuscita ad esprimersi al meglio, ma molto al si sotto dello standard degli ultimi incontri. Il rammarico del quarto set perso al fotofinish per una serie di errori banali delle atlete della Deseta Casa. Vincere il quarto set avrebbe significato rimettere in piedi l’incontro. E’ inutile innervosirsi in presenza di arbitraggi infausti. Bisogna capacitarsi che purtroppo accade ed è in quei casi che la squadra deve dimostrare la maturità, altrimenti finisce come questa sera. In presenza di una classifica corta (Palmi a parte) anche se per noi un po’ deficitaria, nei prossimi incontri c’è l’opportunità di rilanciarsi alla grande. Bisogna vincere due/tre partite di fila. Già giovedì prossimo (turno infrasettimanale) al palaferrazro di via Popilia nuovo incontro in cartello contro la Sensation di Marina di Gioiosa. Tre punti che diventano ora fondamentali per la classifica ma soprattutto per il morale.

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